Matteo Caporali - Torneo Sanitario dei Tre Confini

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Matteo
Matteo Caporali

In ricordo del nostro Amico Matteo Caporali, da sempre attivo nella formazione dei soccorritori e sostenitore di ogni attività mirata a migliorarne le mansioni.

E' difficile in poche righe poter esprimere chi era Matteo e cosa ha fatto per noi, così come è difficile per tutti quelli che l'hanno conosciuto non ricordarlo con grande emozione.
Matteo ha iniziato la sua esperienza nel campo del volontariato fin da giovanissimo, già a soli 14 anni passava le sue giornate in Pubblica, trovando grande soddisfazione nell'”imparare” ad aiutare il prossimo suo.
Come chi si applica con grande coerenza e devozione alla propria passione, raggiungendo alti livelli, Matteo aveva fatto della sua passione il suo lavoro, la sua vita, la sua ragion d'essere, diventando un eccellente Infermiere del Pronto Soccorso di Parma.
Il suo pensiero era rivolto sempre alla sua famiglia e alla sua Pubblica, appena finito il turno di lavoro, veloce si cambiava divisa e tornava alla sua Amata Assistenza.
Progettò il nostro primo Centro Mobile di Rianimazione, la Borgotaro 1, tanto curata nei dettagli da considerarla la sua “bambina”. Predisposto all'ordine e competente in ambito sanitario, diventò il responsabile sanitario e la persona di riferimento di tutti noi. Matteo collezionava spille e modellini di ambulanza, ed era sempre felice di poter regalare qualche gadget ai suoi amici. Ancora oggi i suoi amici quando vanno negli Autogrill cercano, in modo automatico, i modellini per lui.
Matteo ha un curriculum di esperienze, di corsi, di fiere, competenze, formazione continua ed attestati di benemerito raccolte in un voluminoso quadernone altro diversi  centimetri.
Sempre attivo anche nella Protezione Civile, partecipò ad emergenze impegnative anche all'estero, come durante la guerra in Kosovo. Lui era li, insieme a tanti angeli, sotto le bombe, pronto ad aiutare gli altri anche con un sorriso.
Non ha mai chiesto nulla in cambio e dispensava sorrisi a tutti. Grazie alla sua smisurata passione per il soccorso e l'emergenza, Matteo è sempre stato competente e aggiornato.
La sua bravura non si evidenziava solo nella competenza del soccorso ma anche nel modo di relazionarsi con i colleghi. Soprattutto con le persone in difficoltà riusciva ad esprimere la massima empatia: sensibile, disponibile ed attento riusciva ad “essere” veramente con la Persona.
Sapeva a memoria la lista dell'equipaggiamento di ogni ambulanza, curava la guardia medica, e predisponeva ogni dettaglio per facilitarci al massimo il lavoro.
Una frase che non mi scorderò mai, fu quando mi disse: “vedi, io nei corsi prima di tutto ragiono da soccorritore, null'altro”.
Preciso, ordinato, ostinato, determinato e sempre sorridente.  Tutto questo era Matteo, ed ora resta un vuoto incolmabile, ma noi tutti abbiamo deciso, con questo torneo, di omaggiarlo, di ricordarlo, nella speranza che lui da lassù possa essere fiero ed orgoglioso dei suoi amici militi a cui tanto si è dedicato.
A dimostrazione che chi in questa vita semina bene, pianta un seme indelebile che niente e nessuno potrà mai cancellare.
Per sempre nei nostri cuori, i tuoi Amici Militi. Tutti.

(Per sempre nei nostri cuori, i tuoi amici Militi e la tua Susy)

 
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